Thursday, August 6, 2009

Storia di Venezia 3


"Eccoci finalmente con la terza ed ultima parte della storia di Venezia. Mi scuso ancora per la mia assenza..."

Era l'inizio d'una lenta ma gloriosa decadenza di V. che resistette ai Turchi a Cipro (1571-73) e a Candia (1644 - 86), riconquistò per qualche tempo la Morea (sec. XVIII) ed umiliò i Barbareschi a Tunisi (1784-86).

Altri nemici mortali per Venezia divennero gli Asburgo, ansiosi di saldare il Tirolo col Milanese, ma essi raggiunsero lo scopo solo con l'aiuto di Bonaparte che liquidò la vecchia repubblica col Trattato di Campoformio (1797) cedendola all'Austria in cambio del Ducato di Milano.

Riunita al napoletano Regno d'Italia nel 1805, Venezia tornò agli Austriaci nel 1813 e col Trattato di Vienna divenne, con Milano, la capitale di un teorico Regno lombardo-veneto.

Insorta contro gli Austriaci nel 1848 e proclamata la repubblica da Daniele Manin, Venezia si fuse con la monarchia sabauda proprio alla vigilia dell'armistizio di Salasco. Tornò quindi a forma repubblicana e resistette agli Austriaci fino all'agosto 1849, dopo un lungo e memorabile assedio.

Con la terza guerra d'indipendenza (1866) fu riunita all'Italia.

Friday, June 19, 2009

Avviso per i lettori

Tra un pò il blog riprenderà il suo corso. Chiedo scusa per l'assenza ma mi è molto difficile poterlo aggiornare ultimamente...

Sunday, May 3, 2009

Nascita di Venezia 2

Venezia

Continuiamo con la seconda parte della nascita e storia di Venezia…

Con la IV Crociata (1202 - 1204) Venezia costituì un vasto impero coloniale nella penisola balcanica e nell'Egeo che resistette anche al ripristino dell’ impero bizantino (1261) ma esasperò la rivalità con Genova, il che diede luogo a numerose battaglie navali con alterne vittorie delle due parti.

Agli inizi del XIV sec. col formarsi delle signorie anche in Venezia vi furono tentativi (Baiamonte Tiepolo, 1310; Marin Faliero, 1355) di tramutare il governo oligarchico(dal 1297 ristretto ad un certo numero di famiglie) in signoria, appoggiandosi al popolo minuto (marinai, pesca. tori), ma fallirono. Iniziò invece l'espansione di Venezia nel retroterra (soprattutto dopo il grave pericolo corso nel 1378 con la cosiddetta guerra di Chioggia, quando la laguna fu assediata per terra e per mare dalle forze coalizzate ungano – padovano - genovesi) e approfittando della situazione favorevole, la città lagunare nel giro di pochi anni si impadronì di tutto il Veneto, del Friuli, di Brescia e Bergamo inaugurando una lunga serie di guerre con Milano e poi anche con Firenze e Ferrara.

Venezia

Gli acquisti fatti in Puglia (1495) e in Romagna (1503) e l'errore d'aver appoggiato la conquista francese di Milano per ottenere il Cremonese (1499) furono fatali a Venezia che attaccata da tutte le potenze d'Europa aizzate da papa Giulio II (Lega di Cambrai) e battuta dai Francesi ad Agnadello (1509), vide arrestata definitivamente la sua espansione in Italia. Cadevano nel frattempo, non senza resistenza, i domini orientali sotto l'assalto dei Turchi, mentre la scoperta dell'America deviava i traffici, fonte della sua ricchezza, dal Mediterraneo all'Atlantico.

Fine seconda parte…

Monday, April 13, 2009

Nascita di Venezia

Venezia In epoca romana Venezia era il nome della regione nord - orientale d’Italia, ma dopo la caduta dell’impero e soprattutto dopo la discesa dei Longobardi (568) cominciò a designare una parte dei piccoli centri cittadini formatisi nelle isole della laguna esistente tra l’Adige ed il Piave. La base economica di questi centri era il commercio tra i paesi del vicino oriente e quelli dell’Europa del Nord (Germania e Fiandre).

Dopo la Costituzione in Federazione dipendente giuridicamente da Bisanzio, con rapporti che andarono allentandosi a mano a mano che questa decadeva sino a raggiungere la completa indipendenza, verso la fine del sec. IX a partire dagli inizi del IX sec. cominciò il predominio di Rivo alto (Rialto) sugli altri insediamenti in Laguna, quali Eraclea e Malamocco. Tale avvenimento coincise col fallito tentativo dei Franchi di sottomettere le isole al loro dominio. Respinte le incursioni arabe e distrutta nell'anno 1000 la pirateria croata nell'Adriatico, ebbe inizio l'espansione politica sull'Istria e la Dalmazia, sotto la guida di una classe di armatori e di mercanti che erano riusciti a stroncare i tentativi di alcune famiglie (Partecipazio, Candiano, Orseolo) di rendere il potere ereditario.

Preoccupata che non venisse strozzato il Canale d'Otranto, passaggio obbligato verso l'Oriente, o non venissero chiusi i passi alpini indispensabili per i commerci con i Paesi del Nord, Venezia se da un lato combatté i tentativi normanni, svevi e angioini di stabilirsi sulle coste albanesi ed epirote, dall'altro aderì alla Lega Lombarda per evitare la strapotenza imperiale.

Fine prima parte…

Tuesday, April 7, 2009

Divisi nella politica ma uniti nel bisogno

Seppure il post non è attinente al blog desidero essere vicino a tutti quelli colpiti dal terremoto.
Ormai le polemiche non servono. A niente.
Serve solo l'aiuto.
Di tutti.

Wednesday, March 25, 2009

Hotel Cipriani

Hotel Cipriani

Sala pranzo del Cipriani

Il Cipriani, Palazzo Vendramin, è probabilmente uno degli hotel più esclusivi al mondo, che sa coniugare la tradizionale ospitalità veneziana con i servizi che lo hanno reso una meta immancabile a Venezia.  Situato nel cuore della città, ma appartato rispetto al trambusto cittadino, l'hotel conserva l'eleganza di un club privato.  È il luogo ideale per i viaggiatori più esigenti.

Terrazza del Cipriani

Le foto dell’ interno dell’ hotel le ho scaricate da internet……beh ovvio…

Friday, March 13, 2009

Basilica di San Marco

Basilica di S. Marco

La Basilica di San Marco è un monumento unico per la ricchezza della sua storia, la maestosità della sua facciata e del suo interno, splendido laboratorio in cui hanno operato per secoli grandi artisti italiani ed europei. Il carattere bizantino che la caratterizza appare soprattutto nei grandi mosaici che narrano le storie di San Marco, ma anche gli episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento.
La grandezza di Venezia si è sempre riflessa nell'arricchimento della Basilica: i veneziani l'hanno abbellita nel corso dei secoli portando dai luoghi più remoti manufatti preziosi ed opere d'arte, creando un monumento di grande compattezza. La luce soffusa che entra in Basilica dall'alto sembra dividere il mondo terreno da quello soprannaturale splendente nelle volte per i suoi dorati mosaici.

Il 31 gennaio dell'anno 828 le reliquie del Santo Patrono Marco, che si trovavano ad Alessandria d'Egitto, vengono avventurosamente traslate a Venezia ed accolte dal Doge Giustiniano Particiaco. In quei tempi le reliquie rappresentano un potente aggregatore sociale ed economico, attirano pellegrini e mercanti. Ogni reliquia è quindi bene accetta e quella di San Marco lo è particolarmente a Venezia, in quanto proprio quel Santo avrebbe evangelizzato le genti venete divenendone Patrono ed emblema sotto forma di leone alato, armato di spada e munito di un libro sul quale, in tempo di pace, si può leggere la frase Pax Tibi Marce Evangelista Meus (Pace a te o Marco mio evangelista); un libro che viene minacciosamente chiuso quando la spada, anziché discriminare il bene dal male, si sporca di sangue guerriero.

La basilica di San Marco vive nel corso della sua storia due importantissimi ruoli: quello di chiesa palatina, cappella del Palazzo Ducale e, dal 1807, quello di Cattedrale della città. Nella prima fase il doge viene eletto in Palazzo Ducale ed è poi presentato alla cittadinanza e pubblicamente proclamato dal pulpito di destra, a lui riservato, in San Marco, quindi esce in piazza e incontra il popolo secondo riti e cerimoniali particolari. Il doge stesso è il primo celebrante della chiesa di San Marco, anche se nelle liturgie questo ruolo viene ricoperto dal "primicerio", il primo dei canonici della Basilica, un ecclesiastico di nomina dogale, con prerogative episcopali, che lo rappresenta. Come chiesa di stato, in San Marco avvengono altre cerimonie ufficiali, come la benedizione dei soldati in partenza per la guerra o la presentazione delle bandiere strappate al nemico.  A memoria della "Pace di Venezia", lo storico avvenimento vissuto in chiesa di San Marco nel 1177, sul marmo del pavimento dell'atrio sono incisi i nomi dei protagonisti, le massime autorità dell'Europa: il papa Alessandro III e l'imperatore Federico Barbarossa, promotore il doge di Venezia Sebastiano Ziani. Il vecchio doge Enrico Dandolo riunisce nel 1201 a San Marco i Crociati convenuti da ogni parte dell'Europa in procinto di partire per la Terrasanta, per avere la protezione e l'aiuto divino. Nel 1377 in un momento di gravissimo pericolo, quando i Genovesi alleati di Chioggia premono da vicino la Repubblica, il popolo impone come capo dell'esercito Vettor Pisani e lo conduce a San Marco affinché il doge gli conceda il comando della difesa della città.  San Marco è luogo di incontro e di preghiera per i veneziani anche in momenti molto dolorosi, come nel 1576 quando si pronuncia il voto di erigere il tempio al Cristo Redentore o nel 1630 quello alla Vergine per essere liberati dalle terribili pestilenze, ed infine nel 1797 quando Venezia vede la fine della sua indipendenza. San Marco è riferimento anche per i mercanti e i marinai, i quali viaggiando per terra e per mare la arricchiscono con doni preziosi, con marmi e con vari tesori d'arte, tutti con la volontà di contribuire a mantenere grande e ricco questo monumento a testimonianza della grandezza di Venezia. Il 12 maggio 1797 la Serenissima cade sotto i colpi delle truppe napoleoniche. Si apre per la basilica di San Marco una nuova fase.  Nel 1807 San Marco diventa sede del Patriarca di Venezia. Per volere dello stesso Napoleone, la cattedrale viene trasferita dall'antica sede di San Pietro di Castello a San Marco che perde la funzione originaria di cappella del doge per diventare così cattedrale cittadina.